Questa lampada converte l'acqua salata in energia elettrica e luminosa

Un perfetto esempio di come tecnologia, creatività e umanità possono lavorare insieme per produrre un’idea rivoluzionaria che ha il potenziale di trasformare la vita di milioni di persone.

di Gabriele Arestivo - 16/11/2023 12:30

La start-up colombiana E-Dina, in collaborazione con Wunderman Thompson Colombia, ha creato un dispositivo rivoluzionario chiamato WaterLight. Questa lampada portatile utilizza l’acqua salata per generare energia elettrica, trasformando mezzo litro di acqua salata in 45 giorni di luce. Questa innovazione è stata ispirata dalla necessità di fornire energia alle 840 milioni di persone in tutto il mondo che attualmente non hanno accesso all’elettricità.

WaterLight funziona attraverso un processo di ionizzazione. L’energia elettrica viene prodotta quando gli elettroliti dell’acqua salata reagiscono con il magnesio all’interno del dispositivo. Oltre a fornire luce, WaterLight può anche ricaricare piccoli dispositivi attraverso una porta USB. Inoltre, in situazioni di emergenza, può essere alimentata anche dall’urina.

L’impatto sulle comunità

WaterLight è stata progettata tenendo in mente la comunità indigena dei Wayuu, situata nella penisola di La Guajira, al confine tra Colombia e Venezuela. Questa regione desertica, circondata dal mare, ha un accesso limitato all’elettricità. WaterLight offre alla comunità la possibilità di utilizzare l’acqua del mare per alimentare in modo sostenibile la propria vita, senza dover viaggiare per trovare l’elettricità.

Il design di WaterLight riflette l’arte e la cultura dei Wayuu. Il dispositivo è decorato con simboli e motivi tradizionali, e la superficie in legno richiama l’antica arte della tessitura Kanas. Il cinturino è stato creato da artigiane locali e incorpora metodi artigianali. Il dispositivo è impermeabile e realizzato con materiale riciclabile e ha una durata prevista di circa 5.600 ore, pari a due o tre anni di utilizzo.

La lampada è già disponibile per la distribuzione in tutto il mondo, si spera possa raggiungere presto quelle popolazioni costiere più in difficoltà come quelle della Siria e Sierra Leone.