Il vento soffia forte sull’Italia: il 25 novembre nuovo record di produzione eolica nazionale

Il 25 novembre è stata una giornata memorabile per l’energia eolica in Italia, che ha raggiunto il valore più alto di produzione e capacità installata, superando i precedenti record nazionali e regionali.

di Gabriele Arestivo - 02/12/2023 12:32

L’Italia è il quinto paese in Europa per la produzione di energia eolica, una fonte rinnovabile che utilizza il vento per produrre elettricità sfruttando l’energia cinetica creata dall’aria in movimento. Questa fonte di energia ha raggiunto il 25 novembre il suo record storico di produzione e capacità installata, grazie a una giornata particolarmente ventosa su tutto il territorio nazionale.

Secondo i dati rilevati da Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale, alle ore 12 del 25 novembre la produzione eolica ha toccato il valore di 8,8 GWh, con una capacità installata totale pari a 12,3 GW. Tale record si è mantenuto per tutta la fascia oraria dalle 11 alle 15. Il precedente picco di produzione eolica, pari a 8,3 GWh, era stato realizzato il 10 marzo 2023 alle 17, pur con una capacità installata minore, di 11,9 GW. 

Record anche per la Sicilia

Oltre al record nazionale, il 25 novembre ha visto anche altri primati regionali: in Sicilia, la produzione eolica ha raggiunto 1,71 GWh, con una capacità installata di 2,3 GW, superando il precedente record di 1,63 GWh del 20 gennaio 2023. Nel Sud, la produzione eolica ha raggiunto 4,09 GWh, con una capacità di 5 GW, superando il precedente record del 20222

Terna ha spiegato che, anche a fronte di livelli di ventosità da record, tutta l’energia eolica producibile è stata dispacciata sulla rete di trasmissione nazionale, garantendo la sicurezza e la qualità del servizio elettrico.

L’energia eolica è una delle fonti energetiche rinnovabili fondamentali nel passaggio alla transizione ecologica, in quanto contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e a diversificare il mix energetico. L’Italia necessita di un'accelerazione su questo fronte, il rischio è infatti di arrivare al 2030 con una copertura del fabbisogno elettrico del solo 34%, contro il 65% richiesto dal Fit-for-55 e dal traguardo ambizioso di RepowerEU che arrivano all'84%.