La tempesta Nelson ha colpito la Spagna nel weekend di Pasqua, causando non solo disagi e cancellazioni nelle località turistiche ma anche un fenomeno senza precedenti nel mercato energetico. L’abbondanza di acqua e vento ha alimentato le fonti rinnovabili del paese, portando il costo dell’energia a zero per alcune ore.
Un picco storico si è verificato tra le 13 e le 15 del giorno di Pasquetta, quando il prezzo all’ingrosso è sceso a -0,01 euro, costringendo i produttori a pagare per immettere energia nella rete. Questo evento sottolinea l’importante progresso della Spagna nel settore delle rinnovabili, che nel 2023 hanno soddisfatto il 50% della richiesta interna e generato il 67% dell’energia totale a marzo.
Un Futuro Rinnovabile: La Spagna Precede l’Italia
Nonostante i prezzi negativi siano già stati osservati in Germania, Austria, Paesi Bassi e Belgio, la Spagna si è distinta per la prima volta con questo fenomeno, grazie all’aumento delle capacità di fotovoltaico, eolico e idroelettrico.
Mentre l’Italia ha visto un incremento nell’apporto delle rinnovabili, raggiungendo il 36,8% nel 2023, rimane indietro rispetto alla Spagna. L’auspicio è che anche l’Italia possa presto sperimentare prezzi negativi dell’energia all’ingrosso, seppur per brevi periodi.
Impatto Economico e Prospettive Future
Il fenomeno dei prezzi negativi non è stato esclusivo della Spagna, ma si è esteso ad altri mercati europei come Germania, Francia, Olanda e Belgio. Tuttavia, il ritorno dell’IVA sul prezzo dell’energia dal 10% al 21% in Spagna preannuncia un aumento della bolletta energetica nei prossimi mesi.
Nonostante ciò, la tendenza generale dei prezzi dell’energia è al ribasso, sia nel mercato regolato (PVPC) che in quello libero, dove le offerte delle grandi compagnie elettriche stanno già seguendo questa direzione. Questa tendenza desinflazionista è solo all’inizio e promette sviluppi interessanti per il futuro del mercato energetico.