L’energia mareomotrice è una fonte rinnovabile che sfrutta il movimento delle acque causato dalla forza di gravità della Luna e del Sole. Tra i vari dispositivi che la utilizzano, ce n’è uno che si distingue per la sua originalità: il Dragon 12, un aquilone sottomarino che vola sott’acqua seguendo le correnti.
A realizzarlo una società svedese Minesto, che lo ha installato con successo nelle acque adiacenti alle Isole Fær Øer, tra Scozia e Islanda. Si tratta di una specie di Manta dotata di una turbina integrata, che è larga 12 metri, pesa 28 tonnellate e fluttua a pochi metri dalla superficie. Il Dragon 12 è ovviamente ancorato al fondo marino con un cavo, che trasmette anche l’energia generata alla rete elettrica.
Il Dragon 12 sfrutta la portanza generata dalle correnti marine per volare in traiettorie più veloci dell’acqua, aumentando così la potenza estraibile. Questo gli permette di produrre più energia di altri dispositivi mareomotrici, e di essere efficace anche in correnti lente. Il Dragon 12 ha una potenza di 1,2 MW, ed è l’ultima evoluzione del primo modello Dragon 4 da soli 100 kW.
Perché il Dragon 12 è una soluzione innovativa e vantaggiosa
L’energia mareomotrice ha diversi vantaggi rispetto ad altre fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o l’eolico. Innanzitutto, è più prevedibile, in quanto dipende dal ciclo lunare e non dalle condizioni atmosferiche, e poi è meno invasiva, in quanto non richiede grandi strutture in superficie.
Il Dragon 12, in particolare, ha il merito di essere una soluzione semplice, economica e flessibile. Rispetto ad altre opzioni offshore, come le turbine eoliche, il Dragon 12 è più piccolo, più leggero e più facile da installare, richiedendo una sola imbarcazione di piccole dimensioni, e ha un costo competitivo, anche se non è ancora stato reso noto il dato ufficiale dall’azienda. Infine, il Dragon 12 può essere adattato a diverse profondità e velocità delle correnti, ampliando così il numero di siti idonei.
Si tratta quindi di una soluzione innovativa e vantaggiosa per produrre energia pulita e sostenibile dalle maree, che potrebbe contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a garantire la sicurezza energetica. Il progetto di Minesto è ancora in fase di sviluppo e test, ma promette di essere una delle tecnologie più interessanti nel campo dell’energia mareomotrice.