Cop28, un accordo storico per la transizione dai combustibili fossili

Il testo approvato dai 198 delegati punta a una transizione verso la fuoriuscita dai combustibili fossili per raggiungere le zero emissioni nette al 2050

di Greta Rosa - 13/12/2023 15:15

Dopo due settimane di negoziati, la Cop28 di Dubai si è conclusa con un risultato che molti definiscono storico: i 198 Paesi partecipanti hanno approvato all’unanimità il "Global Stocktake", il documento che chiede una “transizione” (transition away) verso l’abbandono dei combustibili fossili, responsabili del 75% delle emissioni globali di gas serra.

L’accordo prevede che i Paesi si impegnino a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050attraverso l’uso di fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e la protezione degli ecosistemi naturali.

L'accordo

L’accordo è stato accolto con favore da molti leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha definito la Cop28 "un momento decisivo per il futuro del pianeta". Anche il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso la sua soddisfazione, sottolineando il ruolo di guida dell’Unione Europea nella lotta al cambiamento climatico

Il parere degli ambientalisti

Tuttavia, non tutti sono convinti dell’efficacia dell’accordo, che non prevede sanzioni per i paesi che non rispettano gli obiettivi. Alcune organizzazioni ambientaliste, come Greenpeace e il WWF, hanno criticato la mancanza di ambizione e di urgenza di alcune misure, come la definizione di “transizione” anziché “eliminazione” (phase-out) dei combustibili fossili, richiesta da oltre 100 Paesi. Inoltre, alcuni paesi, come la Cina e l’India, hanno espresso delle riserve sul fatto che l’accordo non tenga conto delle differenze di sviluppo e di responsabilità storica tra i paesi ricchi e quelli poveri. Secondo l'accordo, però, ai Paesi è richiesto di partecipare a uno sforzo di transizione globale, e non di essere obbligati ad abbracciare tale cambiamento in solitaria.

Nonostante le critiche e le sfide, l’accordo della Cop28 rappresenta un passo importante verso la realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015, che mira a limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Il prossimo appuntamento sarà la Cop29, che si terrà a Baku, in Azerbaigan, nel 2024, dove i paesi dovranno presentare i loro piani di azione nazionali aggiornati e più ambiziosi per il raggiungimento della neutralità del carbonio.