Tra i progetti avveniristici in corso nel mondo, The Line, la città verticale saudita, cattura l'attenzione per la sua vastità e ambizione. Una linea di 170 km che si snoda nel deserto, progettata per ospitare 9 milioni di persone in un ambiente urbano ed ecosostenibile. Ma sarà davvero l'eden che i suoi promotori immaginano
Un progetto faraonico
L'idea di The Line nasce dalla mente del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e si inserisce nel contesto del piano Vision 2030, che mira a diversificare l'economia del paese e renderlo meno dipendente dal petrolio. La città si svilupperà lungo una striscia di terra larga 200 metri e alta 500 metri, con edifici stratificati che ospiteranno abitazioni, uffici, negozi, aree verdi e impianti sportivi.
The Line si propone come modello di città del futuro, basata su principi di sostenibilità e mobilità verde. L'energia sarà fornita da fonti rinnovabili, e la mobilità interna sarà garantita da una rete di trasporti pubblici automatizzati, tra cui treni superveloci, hyperloop e droni. L'obiettivo è di ridurre al minimo l'uso di auto private e l'inquinamento atmosferico.
Dubbi e perplessità
Nonostante le ambiziose promesse, il progetto The Line non è privo di criticità. La sua realizzazione richiederà un investimento di oltre 500 miliardi di dollari, e non è chiaro come saranno finanziati. Inoltre, la sua struttura lineare e l'elevata densità abitativa (250.000 abitanti per km²) potrebbero generare problemi di congestione e di vivibilità.
The Line rappresenta un'ambizione senza precedenti, con il potenziale di rivoluzionare il concetto di città. Tuttavia, il suo successo è tutt'altro che garantito. La sua realizzazione richiederà enormi risorse, e le sfide da superare sono numerose. Solo il tempo dirà se questo progetto faraonico si rivelerà un sogno irrealizzabile o un modello di riferimento per le città del futuro.
Impatto ambientale e sociale
Oltre agli aspetti economici e tecnici, il progetto The Line solleva anche questioni etiche e sociali. La creazione di una città "da zero" comporta il rischio di creare una società controllata e artificiale, priva di spontaneità e di quella vitalità che caratterizza le città storiche. Inoltre, il costo elevato della vita a The Line potrebbe escludere una parte significativa della popolazione, creando disparità e discriminazioni.
Nonostante le promesse di sostenibilità, la costruzione di una città di tali dimensioni avrà un impatto ambientale significativo. Il consumo di risorse naturali, la produzione di rifiuti e l'alterazione del paesaggio saranno fattori da monitorare con attenzione.
Il progetto The Line è ancora in fase iniziale di sviluppo, e la sua evoluzione è incerta. Il suo successo dipenderà dalla capacità di superare le sfide economiche, tecniche, sociali e ambientali che si presenteranno lungo il percorso. Il dibattito su questo progetto faraonico è destinato a continuare, e solo il tempo ci dirà se The Line sarà davvero la città del futuro o un'utopia irrealizzabile.