La protezione degli oceani è un tema sempre più centrale al giorno d'oggi, ma per studiare queste immense distese d'acqua salata servono costose missioni e favorevoli condizioni climatiche. Nel Regno Unito una compagnia vuole rivoluzionare l'approccio e costruire il primo insediamento umano sottomarino, seguendo un motto decisamente ambizioso: "Make Humans Aquatic".
Il progetto DEEP
L'approccio è del tutto simile a quello aerospaziale del programma Artemis, che vuole riportare l'uomo sulla Luna, ma per restarci, creando quindi una base stabile. La domanda è quindi lecita: perché non provare a "conquistare", prima del satellite della Terra, anche i nostri oceani, ben più vicini? Deep vuole rendere gli abissi più accessibili a scienziati e studiosi, creando una piccola città modulare sottomarina che gli permetta di soggiornare per periodi prolungati (fino a 28 giorni alla volta).
Nessuno si immagini inverosimili strutture negli abissi: la compagnia ha intenzione di costruire il primo insediamento nella zona epipelagica, a circa 200 metri di profondità, dove si stima che vi risieda il 90% della vita marina.
Al posto di incursioni sporadiche dalla superficie, dunque, gli esperti potrebbero studiare, osservare e monitorare gli oceani più approfonditamente, comprendendo in modo semplificato i meccanismi di habitat dapprima meno accessibili.
Massima attenzione verrà data all'impatto ambientale delle strutture, che sarà limitato al massimo: i nuovi habitat sottomarini saranno alimentati con energia pulita, parte della quale proverrà dal moto marino, e avranno speciali bioreattori per la gestione dei rifiuti.
Dove e quando
I primi moduli sottomarini, chiamati Sentinel, verranno installati al largo delle coste del Regno Unito, con la promessa di inaugurare il sito già nel 2027.