L’innovazione nel campo dell’energia solare ha fatto un balzo in avanti grazie agli ingegneri del MIT, che qualche tempo fa hanno sviluppato delle celle solari in tessuto ultraleggero capaci di trasformare potenzialmente qualsiasi superficie in una fonte di energia rinnovabile.
Si tratta di celle solari piccolissime, flessibili e più sottili di un capello umano che, aderendo a un un tessuto speciale chiamato Dyneema, diventano ancora più resistenti e più facilmente installabili su una superficie "fissa". Con un peso di soli 13 grammi per metro quadrato, circa un centesimo rispetto al peso dei pannelli solari tradizionali, generano 18 volte la loro energia per chilogrammo.
Efficienti e versatili
I primi test realizzati al MIT ne hanno svelato le prestazioni: le celle hanno generato fino a 730 W di potenza per chilogrammo, che si riducono a 370 W quando applicate al tessuto Dyneema.
Essendo così sottili e leggere, le celle possono essere applicate a innumerevoli tipologie di superfici: basti pensare all'utilità che avrebbero se applicate alle vele di una barca per fornire una dose "extra" di energia, o alle ali di un drone.
Per realizzarle, gli ingegneri hanno utilizzato inchiostri semiconduttori e processi di stampa avanzati, che aprono la strada a una futura produzione su larga scala. Il che significa che qualche speranza per vederle sbarcare sul mercato c'è, e sarebbe una potenziale rivoluzione.