L’evoluzione tecnologica continua a trasformare il modo in cui produciamo e utilizziamo l’energia, e il nuovo Powerwall 3 di Tesla, appena arrivato in Italia, è a mani basse uno dei sistemi di accumulo più avanzati lanciati da poco sul mercato. Non si tratta solo di un dispositivo per accumulare energia, ma di un elemento "protagonista" di un ecosistema olistico che Tesla ha costruito con cura negli anni. E che funziona.
Un sistema di accumulo intelligente
La terza generazione della batteria domestica di Tesla lavora in sinergia con un impianto fotovoltaico, immagazzinando l’energia prodotta in eccesso durante il giorno per restituirla nelle ore notturne o in momenti di maggiore consumo. Con una capacità di 13,5 kWh, il sistema garantisce una potenza di erogazione continua di 11 kW (un netto miglioramento rispetto al modello precedente, la Powerwall 2). Non solo: grazie alla gestione termica ispirata ai veicoli Tesla, il dispositivo è in grado di operare in un range di temperature estremo, dai -20°C ai +50°C, e di resistere resiste all’acqua fino a 60 centimetri di altezza e all’umidità (è certificato IP67).
Una delle funzioni più interessanti di Powerwall 3, utile in un'epoca segnata dai disastri naturali, si chiama Scudo Tempesta (nomen omen) e prevede la carica automatica della batteria in caso di condizioni meteorologiche avverse o di allerta meteo, dando quindi la sicurezza di un backup affidabile in situazioni di emergenza come blackout.
Risparmio e sostenibilità
Oltre alla sicurezza energetica, il sistema di accumulo porterebbe a una buona riduzione dei costi in bolletta: secondo Tesla, una configurazione standard potrebbe portare a un risparmio annuale di circa 1.600 euro. Questo grazie alla possibilità di sfruttare al massimo la produzione fotovoltaica e di utilizzare l’energia immagazzinata nelle ore in cui i costi sono più alti.
Interessante anche la funzione pensata per i proprietari di veicoli Tesla: "Carica con fotovoltaico" permette di ricaricare l’auto utilizzando esclusivamente l’energia in eccesso prodotta dai pannelli, andando quindi a ottimizzare l’autoconsumo e a mantenere la casa alimentata in ogni momento. Inoltre, la batteria supporta la ricarica off-grid per utilizzare l’energia accumulata senza dipendere dalla rete.
Un ecosistema completo
Al netto delle performance, l'aspetto su cui è utile fare una riflessione è l’approccio integrato dell'azienda. Tesla è una delle pochissime aziende - insieme a Hyundai, che non produce in-house - a proporre una soluzione a 360 gradi, un ecosistema che spazia dai pannelli fovoltaici (non ancora disponibili in Italia), ai sistemi di accumulo, passando per l'infrastruttura di ricarica - wallbox per la ricarica domestica compresa - e veicoli elettrici. In questo modo gli utenti possono produrre, immagazzinare e utilizzare energia pulita in modo efficiente e sostenibile.
Tornando a Powerwall 3, per chi è interessato all’acquisto, il prezzo di partenza è di 6.900 euro (escluse IVA e installazione), ma il costo finale può variare tra i 10.000 e i 12.000 euro, considerando la manodopera e i componenti aggiuntivi.